Disturbi psicotici

I disturbi psicotici (psicosi) rappresentano forme gravi ed estreme di sofferenza psichica. Le persone che soffrono di tali disturbi hanno spesso allucinazioni, mostrano di non ragionare e di avere convinzioni palesemente assurde. La caratteristica fondamentale di questi disturbi sta nel fatto che la persona ha perso il contatto con la realtà: difende attivamente le proprie convinzioni e percezioni fuori dall’ordinario e spesso non ha coscienza della propria malattia. I sintomi tipici dei disturbi psicotici, variabili da persona a persona, sono rappresentati da:

  • Deliri

    False convinzioni che comportano un’interpretazione non corretta della realtà, con il valore di convincimento irrinunciabile a scapito di prove che la confutano, per cui la persona non vuole cambiare le proprie convinzioni erronee nemmeno di fronte ai ragionamenti più logici.

  • Allucinazioni

    Percezioni senza oggetto, per cui la persona vede, ascolta, gusta, odora o sente al tatto qualcosa che in realtà non c’è e che gli altri non percepiscono. La persona può essere consapevole o meno di stare avendo un’allucinazione.

  • Eloquio disorganizzato

    Discorsi senza un filo logico, per cui la persona passa regolarmente da un argomento all’altro, non risponde mai direttamente alle domande e, nei casi più gravi, parla in un modo del tutto incomprensibile agli altri (‘insalata di parole’).

  • Comportamento grossolanamente disorganizzato

    Non arrivare al punto, per cui ad esempio la persona non riesce a prepararsi un pasto oppure può comportarsi in modo del tutto inappropriato, come ad esempio gridare in pubblico senza una ragione.

  • Comportamento catatonico

    Arresto motorio, per cui la persona non risponde agli stimoli dell’ambiente e si blocca fisicamente in una determinata postura. Altre volte, invece, il comportamento catatonico consiste nel ripetere incessantemente una determinata frase o un movimento visto fare da un’altra persona.

  • Appiattimento dell’affettività

    In generale la persona esprime molto poco le sue emozioni, il viso appare immobile e lo sguardo è fisso.

  • Alogia

    La persona si esprime verbalmente mediante risposte brevi, telegrafiche ed essenziali; raramente inizia spontaneamente una conversazione.

  • Abulia

    Il soggetto tende a non iniziare né a portare a termine le sue attività; passa la maggior parte del tempo seduto, senza mostrare interesse per ciò e per coloro che gli stanno intorno.

Appartengono ai disturbi psicotici:

  • Schizofrenia

    E’ caratterizzata da sintomi psicotici così gravi e stabili nel tempo – presenti da almeno sei mesi – che il rapporto con la realtà è cronicamente compromesso. La persona presenta sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell’affettività, con un forte disadattamento che compromette le capacità sociali, lavorative e di cura di sè.

  • Disturbo delirante

    E’ caratterizzato da convinzioni deliranti, presenti almeno da un mese, che risultano costanti e pervasive nella vita della persona. I deliri non sono bizzarri, ossia  possono apparire plausibili agli occhi degli altri in quanto riguardano situazioni che potrebbero verificarsi nella vita di un soggetto anche se, ad un ulteriore esame, ci si rende conto che la convinzione è delirante, appunto errata.

  • Disturbo schizofreniforme

    Presenta gli stessi sintomi psicotici della schizofrenia ma ha una durata minore, da uno a sei mesi. Inoltre la persona può aver mantenuto le sue capacità sociali, lavorative e di cura di sè.

  • Disturbo psicotico breve

    E’ una situazione di scompenso grave, drammatica, e spesso rappresenta la risposta ad un evento stressante. Il soggetto manifesta una crisi acuta con sintomi di tipo psicotico, per cui perde il normale rapporto con la realtà e sviluppa allucinazioni, deliri ed un comportamento strano, bizzarro e disorganizzato, aggressivo o violento, potenzialmente pericoloso per sè o per gli altri. I sintomi psicotici sono presenti per un breve periodo di tempo, più di un giorno e meno di un mese.

  • Disturbo psicotico condiviso (folie à deux)

    Si tratta di un disturbo psicotico indotto, la cui manifestazione essenziale è un sistema delirante che si sviluppa in una seconda persona conseguentemente ad una relazione molto stretta con un altro soggetto, il caso primario, che abbia già un disturbo psicotico con rilevanti deliri. Questi ultimi sono solitamente di tipo persecutorio, ed un tipico esempio è quello della follia imposta, in cui il soggetto psicotico primario domina la relazione patologica ed impone gradualmente il suo sistema delirante all’altro, più passivo ed inizialmente sano.

  • Disturbo schizoaffettivo (o psicosi schizoaffettiva)

    E’ una condizione in cui la persona sperimenta una combinazione di sintomi della schizofrenia, come allucinazioni o deliri, con dei sintomi dei disturbi dell’umore, come depressione o mania. La persona con disturbo schizoaffettivo può condurre una vita solitaria ed ha problemi sociali.