Disturbi fittizi

I disturbi fittizi consistono nella produzione o finzione intenzionale di sintomi fisici o psichici, che la persona mette in atto perché spinta dal bisogno psicologico di assumere il ruolo di malato. Tale comportamento non è determinato dalla ricerca di vantaggi esterni, come avviene nella simulazione. Piuttosto l’assunzione del ruolo di malato sembra soddisfare il bisogno di dipendenza, di ricevere attenzioni e di essere sollevati da ogni responsabilità, sia pure con modalità autodistruttive. Generalmente le persone affette da questi disturbi hanno uno scarso senso di realtà, atteggiamenti manipolativi e risultano essere aggressive, arroganti e isolate a livello sociale. All’interno dei disturbi fittizi si possono distinguere due particolari tipi di varianti:

  • Sindrome di Münchhausen

    Si ha quando la persona finge costantemente ed arriva al punto di sottoporsi a continue visite ospedaliere, esami diagnostici e persino ad interventi chirurgici.

  • Sindrome di Münchhausen per procura

    Si ha quando un genitore, generalmente la madre, simula o provoca malattie anche gravi nel figlio allo scopo di attrarre su di sè l’attenzione degli altri.